Siamo uniti da una missione: «Andare in paradiso e portare con noi più gente che possiamo». Vi saluto con tutto il cuore, amici lettori. Voglio condividere con voi una bella testimonianza giovanile, con le parole di una ragazza venezuelana. Queste mie parole vogliono esprimere il sentimento di ciascuno di noi che viviamo questa proposta di Santità e che abbiamo un cuore salesiano. Siamo tutti rappresentati.
Sono amico di una persona povera? Non accontentiamoci del dovuto. Se hai sogni di vera gloria, non della celebritа del mondo che viene e va, ma della gloria di Dio, questa è la strada. E su questa frase il Papa si sofferma, la ripete. Sembra quasi non giudicare: separa le pecore dalle capre, ma individuo buoni o cattivi dipende da noi. Egli trae solo le conseguenze delle nostre scelte, le porta alla baleno e le rispetta. Per chi? Non solo per me: la vita è già piena di scelte che facciamo per noi stessi, per avere un titolo di studio, degli amici, una casa, per soddisfare i propri diletto e interessi. Se ci guardiamo all'interno, vediamo che in noi sorgono addensato due domande diverse.
A Grazie per questa rappresentazione scenica affinché esprime le vostre attese. Grazie per la vostra fiducia. Voi sapete quanto io desideri, in ogni Paese affinché visito, incontrare i giovani. Carissimi, vi ringrazio per la vostra presenza. Date testimonianza della vostra fede!
Questa è la prima espressione che mi viene alle labbra dopo aver esaudito le vostre parole ed i vostri canti. Grazie per la sincerità, insieme cui avete manifestato le preoccupazioni e le speranze che portate nel ardimento. Grazie per la generosa disponibilità, insieme cui vi siete dichiarati pronti ad assumere le vostre responsabilità nella Comunitа e nella società per la casa di un futuro migliore. Voi siete il futuro! Il futuro della congregazione, della società, della Chiesa stessa di Roma che, attraverso il Sinodo diocesano, si vuole rinnovare per essere sempre più autentica comunione al servizio della missione di questa città.