
Tu sei qui! Audace animerà il terzo tempo Parma, 20 Ottobre — Parte oggi la nuova partnership tecnica e sociale tra U. Nonostante il grande lavoro di promozione da parte della Federazione, il calcio purtroppo, anche in ambito dilettantistico, si associa difficilmente a etica e fair play. Al contrario, la cultura del rugby è da sempre veicolatrice di questi valori. Il nostro obiettivo è amplificare questo messaggio educativo e sociale attraverso una collaborazione concreta: realizzando insieme iniziative sportive che permettano di permeare e condividere i valori propri dello sport, contribuendo a iniziative di carattere sociale e culturale attraverso le rispettive attività sportive oltre che partecipando a eventi e manifestazioni. Da quando sono stato nominato Presidente delle Zebre, ho sempre insistito sul fatto che noi e gli altri sport dovessimo trovare un percorso comune soprattutto sui temi educativi e che non esistono principi esclusivi di uno sport, ma semplicemente persone capaci di trasformare valori in una costante. Il nuovo corso di attività delle Zebre sta tentando di costruire nuovi legami con la città per proprio per uscire dalla settorialità di questo sport e creare legami con la città. Mi fa piacere che ci sia legame tra discipline diverse che spesso si trovano in competizione con il risultato di un allontanamento dei giovani dalla disciplina sportiva.
Quando mi sono resa conto che la protagonista di Audace è proprio la dottoressa Werni, la donna dal ardimento di ghiaccio che tanto avevo mal sopportato nei precedenti volumi, mi sono chiesta come sarei mai riuscita a provare empatia per il suo attore che non avevo per niente digerito in precedenza. Ma in Audace, Carmen Weiz, permette al lettore di accedere in contatto con la superba e rigida dottoressa Werni, mo Valutazione 4. Leonie viene annientata come donna dalla personalità predominante della dottoressa Werni. Niente distrazioni, solo lavoro e studio, convegni e corsi di perfezionamento. Nessuna alleanza, nessun legame, neanche con quella figlia che ha deciso di dimenticare, giammai uno svago. Leonie Wernie se non fosse un medico pediatrico non sarebbe nulla. Ma quando nella sua attivitа avviene qualcosa che la costringe a mettersi in contatto con quella brandello di sé che ha in tutti i modi cercato di accantonare, le cose sono destinate a cambiare.